L’Istituto Comprensivo nasce nel 1997 come primo esempio di “ scuola verticalizzata” a Roma. In un quartiere che presenta ancora, elementi di problematicità socio-ambientale, affidare la scuola media “ Renato Guttuso” alla Direzione della scuola elementare “ Giovanni Amendola” fu una vera e propria sfida, che negli anni immediatamente successivi si è rilevata vincente. Le molte situazioni di ritardo scolastico, di drop out, di marginalità sociale che nel passaggio alla scuola media emergevano con forza, ponendo all’Istituzione problemi di elevata difficoltà sul piano educativo e didattico, sono state affrontate e generalmente risolte, attraverso le seguenti scelte strategiche: 1. attenzione individuale all’alunno, alle sue esigenze in primo luogo formative, mai disgiunte da quelle affettivo-relazionali, per coinvolgerlo in un progetto personale capace di promuoverlo come persona, facendo leva sul perseguimento di obiettivi possibili e gratificanti 2. alleanza con altre agenzie formative del territorio, per collaborare al recupero e al reinserimento nel circuito formativo degli alunni a grave rischio di dispersione, con la scuola che via via ha riacquistato un ruolo centrale, ponendosi come punto di riferimento sia per i giovani che per le loro famiglie 3. attività laboratoriali di integrazione alle tradizionali attività didattiche, attraverso le quali far sperimentare ai ragazzi il piacere del saper fare, come volano per dare senso e significato al sapere, a costruirsi competenze valide e spendibili nel futuro 4. l’educazione alla legalità, come focus di ogni attività educativa, condizione e fine della comunità scolastica, capace di permeare di sé anche l’esperienza di vita.Oggi, il territorio attraversa una fase di trasformazione del tessuto sociale, legata anche a modificazioni nella struttura urbanistica ed abitativa. Pur permanendo infatti elementi caratteristici di una periferia metropolitana alle prese con problemi ancora piuttosto diffusi di disagio sia materiale (economico) che immateriale (instabilità di condizioni personali o famigliari), l’analisi della situazione socioambientale rivela un’inversione di tendenza in atto: gli alunni utenti del nostro Istituto sono oggi in prevalenza bambini e ragazzi pienamente scolarizzati, con un bassissimo tasso di dispersione o ripetenza, generalmente proiettati verso un percorso formativo di media durata, prevalentemente seguiti da famiglie attente ai loro bisogni. Ciò nonostante, la presenza di alunni provenienti da nuclei famigliari destrutturati, la persistenza di situazioni di disagio economico e occupazionale, un allentamento ancora piuttosto diffuso nella capacità di offrire un riferimento educativo autorevole da parte di alcune famiglie attraversate da vicende complesse, estende tuttora all’Istituto compiti di surroga e di sussidiarietà nel campo socialeeducativo, con ampi margini di iniziativa autonoma.
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